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A Giverny, dall’esplorazione sensoriale ai taccuini di parole
martedì 11 Novembre 2008
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JPEG PROGETTO

Sviluppare una “tavolozza di parole" a partire dall’esplorazione sensoriale del giardino di Claude Monet a Giverny

OBIETTIVI

- Contribuire ad una migliore padronanza della lingua: motivare la scrittura verbale e arricchire il lessico relativo al giardino, in particolare quello dei colori.
- Imparare a "leggere" il giardino di Claude Monet, tra piantagione e pittura.

COMPETENZE

- Saper usare strumenti per tradurre le proprie percezioni
- Conoscere l’approccio di Claude Monet in relazione al giardino
- Saper scrivere, arricchire un elenco di parole e trarne vantaggio.

JPEGMATERIALE

Specchi, cornici, taccuini e matite, macchine fotografiche

RIFERIMENTI CULTURALI

- (Vedi sitoteca - biblioteca virtuale)
- Il giardino di Claude Monet a Giverny
- I taccuini di giardino di Aline Rutily, artista plastico che ha seguito l’insegnante e degli alunni

SVOLGIMENTO DELLE SEQUENZE

- Esplorazione sensoriale

Con specchi e cornici, i bambini sono invitati, in gruppi di due, ad esplorare il giardino, la sua struttura, i suoi colori, annotando successivamente le parole che vengono loro in mente.

Diversi momenti di raggruppamenti collettivi sono proposti: Davanti alla casa: osservare la veduta d’insieme del Clos Normand, la sua concezione classica “alla francese?: i viali lo tagliano in linee dritte che costruiscono una visibile ed ordinata struttura.

Fare una “tavolozza di parole di colori? per “dare nome? al giardino, a partire dalla profusione, la varietà e la vivacità dei colori delle piante durante le stagioni. Raccogliere i nomi delle piante – per lo più campestri e comuni- a partire dalle indicazioni disponibili nel giardino: - Nel Giardino di acqua, a differenza del Clos Normand, essere consapevole di tutto ciò che è asimmetrico, esotico, molto legato ai paesaggi giapponesi raccolti dall’artista e visibile nella sua casa: assenza di visione prospettivista classica – Una visione globalizzante organizzata a partire da un punto di vista centrale -, presenza di piante e di piccoli ponti giapponesi - Divenire consapevole del giardino creato come un dipinto vivente, ha una importanza fondamentale nella opera del pittore: ci si trova ciò che caratterizza l’arte di Claude Monet: il passare del tempo, lo spazio in espansione, la fusione dei colori e la fluidità delle forme … che si ritrova nelle sue prime serie di ninfee e nelle famose "Decorazioni" del Museo de l’Orangerie a Parigi.

-  Classificazione delle parole attraverso i colori: rosa, blu, viola … Esempio per il rosa: trasparente, slavato, sbiadito, sbiancato, pallido, latteo, cremoso, vellutato, infanzia, negozio, caramelle, marmorizzato, fucsia, rossastro, intenso, infinito, sognato, arzillo, gocciolante, appiccicoso, palpabile …

- Il taccuino delle parole nello spazio: lettura da parte dei bambini delle loro parole, in un area selezionata del giardino. L’appropriazione del giardino si svolge attraverso il linguaggio verbale gestuale.

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SVILUPPI SUCCESSIVI

Gli alunni elaborano in classe un "taccuino collettivo di parole" che potranno usare per costruire dei testi.

Gli alunni sono, in questo modo, motivati a scoprire l’opera di Claude Monet, in particolare la serie delle ninfee e delle Decorazioni del Musée de l’Orangerie (cfr. sitoteca).

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VALUTAZIONE

Si misura con la capacità
- Di arricchire il lessico del giardino, ed utilizzarlo nei testi.
- Di "leggere" il giardino di Claude Monet, le sue varie parti, i suoi legami con l’approccio del pittore.


Aline Rutily, artista visivo Saint Germain en Laye FR.

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