accueil site > 45. Archivio > 20. Internazionale > 02. GRUNDTVIG > 04. Linguaggi del Vegetale in Europa > 10. Storie di vegetale > Una giornata al Giardino Botanico di Meise, Belgio
Nel contesto del progetto europeo Grundtvig, l’associazione Recréarts invita i suoi soci a visitare il GIARDINO BOTANICO DI MEISE con l’artista in residenza SANDRINE DE BORMAN
10H30, domenica 21 aprile, eccoci tutti riuniti di fronte il cancello dello giardino botanico di Meise, Sandrine de Borman, nostra animatrice-artista ci aspetta. Andiamo alla scoperta di questo parco magnifico.
Il nostro materiale è posto nei molti pratichi piccoli carrelli per percorrere i viali di questo scrigno di verdura e di calma.
La nostra prima tappa è il castello di Bouchout nello quale , piano per piano, andiamo a ammirare l’opera di Bob Matthysen composta di sculture di carta bianca o colorata.
Questo castello fu l’ultima residenza di Charlotte di Belgio, sorella di Leopold II e imperatrice detronizzata del Messico.
Ci visse rinchiusa nella sua follia. Dopo abbiamo preso la direzione del palazzo delle piante e, in cammino, abbiamo raccolto grane, foglie cadute, petali… materiale utile per la realizzazione del nostro prossimo lavoro.
La prima serra visitata era « la serra Mediterranea » nella quale crescono dei fichi d’India.
Nella seconda, « la Mabundu », abbiamo visto dei banani, dei cacai e delle vaniglie. E la terza è quella dei nenufari giganti.
Lì, siamo stati immersi in una umido tropicale, la vegetazione era rigogliosa e magnifica.
Eccoci adesso, in un’aria un poco più respirabile, « la serra dei deserti » che offre a nostro sguardo una collezione di cactus di tutti i tipi.
Ritorno all’aria aperta, ci dirigiamo verso lo studio di Sandrine e, sul cammino visitiamo l’antica e bella serra di Balat dove sviluppati una collezione di agavi.
Una delle caratteristiche di queste piante è conservare la traccia della foglia che era appiccicata prima di sbocciare.
Questo ritiene l’attenzione di Sandrine il quale lavoro è particolarmente influenzato dall’importanza delle tracce lasciate.
Arriviamo nello studio della nostra guida. E il momento di dividere il cibo che ciascuno a portato con se, dobbiamo prendere delle forze, la frescura mattutina e la passeggiata ci hanno affamati.
Il sole punta il suo naso, possiamo uscire e metterci al lavoro, Sandrine ci spiega come fabbricare della carta e incrostarci i vegetali raccolti il mattino.
Ha preparato in anticipo il materiale necessario per l’attività. Il sole, finalmente generoso, asciugherà le nostre realizzazione piene d’acqua. Potremo riprenderle senza troppi problemi.
E così finisce, nel buon umore questa bella giornata.
Marie Thérèse Volders
Associazione Recréarts, Belgio